Clarent: Il Signore della Feccia
di Federico Ricci
“Non ha mai desiderato vivere, non ha saputo trovare una sua dimensione, non era riuscito a integrarsi, è morto nella solitudine e nell’anonimato”.
Così è stato descritto da quei pochi che lo conoscevano, un povero reietto incapace di stare al mondo.
Non ha detto a nessuno dove voleva andare; lo hanno trovato così, con la testa spappolata da un foro di proiettile, riverso sulla strada.
Peccato per lui, desiderava la fine, ma quello è diventato l’inizio del suo cammino verso la dannazione.