Ciao! \^o^/
Come si scrive “da”? Quando è necessario inserire l’accento o l’apostrofo e quando è opportuno ometterlo? Oggi ci occuperemo di uno dei più leggendari erroracci commessi da scrittori e profani e non ci risparmieremo proprio nulla.
Nel mio precedente articolo ho parlato della maiuscola e qui, per continuare sulla stessa linea, la protagonista resterà sempre l’ortografia.
In molti si chiedono perché in Italia la maggior parte degli scriventi continua a fare certi errori anche dopo aver superato brillantemente la quinta elementare, il liceo o essersi laureati cum laude. Sarà che andare appresso a classi di trenta persone è complicato, sarà che l’ortografia è sempre un po’ lasciata a se stessa, ma una risposta universale non esiste. Quando a cadere nell’errore è però una persona che vuole diventare scrittore o che si ritiene già tale allora c’è qualcosa che non va. Ed è il caso di farsi qualche domanda.
No, non ci pensa l’editor. Cioè, sì, anche, però no. Ci dovete pensare voi. Altrimenti l’unico elogio di stile che riceverete nella vostra carriera sarà un metaforico calcio nel sedere da parte della povera casa editrice che avrete scelto.
E fin qui tutto bene. Passiamo avanti.
Come si scrive il Da preposizione
Cos’è una preposizione (con la e, mi raccomando)?
Una preposizione (dal latino preponere) è una parte del discorso invariabile e serve per determinare i rapporti sintattici tra le componenti di una frase, che possono essere, per esempio: un nome, un pronome, un avverbio o un verbo all’infinito.
Cos’è da senza accento?
È una preposizione semplice ed è anche una preposizione propria poiché elemento del lessico che può assumere, dipendentemente dal contesto, altre funzioni.
Non so voi, ma quando andavo alle elementari, la maestra ci faceva ripetere le preposizioni semplici a ‘mo di filastrocca:
di, a, da, in, con, su, per, tra, fra! ♫
Esempi di frasi con da preposizione
- Moto da luogo: “Sono arrivato da Milano in treno.”
- Adoperato insieme a un moto a luogo: “Da nord a sud.”
- Origine: “È un alieno che proviene da Marte.”
- Agente: “La torta è stata fatta da papà.”
- Causa efficiente: “Il palo è stato colpito da un fulmine.
- Causa: “Sono stato preso da un attacco di panico”
- Determinazione di tempo: “Sono tornati da sabato.”
- Dissomiglianza e differenza: “Sono diversa da mia sorella.”
- Stima e prezzo: “È un orologio da mille euro.”
- Con valore di “che si addice a”: “Questo non è da te.”
- Costrutti finali: “Vaso da notte.”
- Qualità: “Il suo corpo è composto da pungenti aculei.”
- Modo: “Da bambino ero una peste.”
- Limitazione: “Quell’uomo è cieco da un occhio.”
- Per indicare condizione o età: “Egli ritorna la persona buona che fu da ragazzo.”
- Valore locativo: “Da che parte si va per Napoli?”
Come si scrive il Dà verbo presente indicativo
Dà deriva da dare che è un verbo irregolare di prima coniugazione. Dà con l’accento (grave) è quindi la terza persona del presente indicativo del verbo dare.
Cerchiamo di capirlo meglio così:
Io do
Tu dai
Egli dà
Noi diamo
Voi date
Essi danno
Esempi di frasi con dà come verbo presente indicativo
- “Una buona colazione dà il giusto apporto energetico per iniziare la giornata.”
- “Mi dà fastidio il tuo atteggiamento.”
- “Il tuo cane ti dà tanto affetto.”
- “Ai ragazzi dà sicurezza la presenza di Enrico.”
Come si scrive il Da’ verbo imperativo
Da’ con l’apostrofo rappresenta la seconda persona imperativa del verbo dare.
Cos’è l’imperativo?
È un modo verbale finito che comporta l’intenzione di agire sull’interlocutore attraverso un ordine, un’esortazione o una preghiera.
Da’ con l’apostrofo non è altro che il troncamento di dai. È avvenuta infatti quella che in fonetica si chiama “apocope postvocalica”.
C’è un conflitto di base tra l’utilizzo della forma piena dai e l’utilizzo della forma tronca da’. Hanno entrambe lo stesso significato ma molti linguisti contemporanei preferiscono la forma piena, in virtù del fatto che la forma tronca è ormai quasi caduta in disuso.
Esempi di frasi con da’ imperativo
- “Marco, da’ una mano a Fabio!”
- “Da’ un abbraccio alla nonna da parte mia.”
- “Da’ qua la zappa, che non la sai usare!”
Riepiloghiamo: da o dà? (o da’?)
Abbiamo detto:
- Da preposizione, senza accento, si utilizza per determinare i rapporti sintattici tra le componenti di una frase.
Es.: “Vieni da me domani pomeriggio?” - Dà, con l’accento, è la terza persona dell’indicativo presente del verbo dare.
Es.: “Gina dà la bambola a Maria.” - Da’, con l’apostrofo, è la seconda persona dell’imperativo dare.
Es.: “Da’ un bacio a tua zia!”
Conclusioni
Quindi, si dice da o dà? Mi sapreste scrivere qualche frase con da’ e dà assieme? Vi lancio la sfida!
Spero di aver risposto ai vostri dubbi. Alla prossima! o(*°▽°*)o
Sfida accettata: Mario, da’ l’ordine a Francesco, mentre Luca dà il cambio a Giulia.
XD