Tutto questo, sappiatelo, non l’ho fatto da solo.
Se questo libro è giunto alla fine, oggi, lo devo all’aiuto e al lavoro che tante persone, oltre a me, ci hanno messo.
I ringraziamenti saranno in ordine sparso, perché non attribuisco più o meno importanza a nessuno: sono tutti stati fondamentali, nel loro piccolo o nel loro grande.
Ringrazio Chiara, che si è fidata di me e lo ha letto, e ha lasciato che le aprissi davanti le mie speranze e le mie paure, e non ha mai smesso di incoraggiarmi. Il modo in cui si è attaccata ai personaggi, in particolare a Ronac, non smetterà mai di scaldarmi il cuore, e le illustrazioni meravigliose che ha realizzato per questo volume non smetteranno mai di farmi ricordare quanto talento abbia, e quanto sono stato fortunato a incontrarla quella sera, a Parma.
E nulla di tutto questo, nemmeno il mio rapporto con lei, sarebbe mai nato senza Scripta, che è un po’ la mia seconda famiglia.
E ringrazio quindi la migliore amica che potessi trovare e la alpha reader più veloce dello Scriptawest, Melissa.
Tutta la pazienza e l’entusiasmo che mi ha dedicato, sia per Malekith che per il resto dei progetti e delle esperienze, rimarranno sempre nel mio cuore, così come quel primo viaggio in macchina in direzione Grazzano Visconti, per aspettare l’arrivo di Tiziano e Pietro dalle lontane terre di Pescara.
Ringrazio Liliana, l’occhio di falco dell’editing, che con la sua precisione ha ripulito questo testo delle tante cose inutili che ci avevo messo, e che con le sue parole mi ha fatto sentire apprezzato e compreso, ma soprattutto orgoglioso di aver scritto questo libro.
Ringrazio Pietro, che è stato il primo membro di Scripta mai conosciuto, e che con la sua pazienza e il suo modo visionario di guardare il mondo, assieme alla sua enorme gentilezza, mi ha permesso di credere abbastanza in Malekith da farlo arrivare fino a qui.
Ringrazio Leonardo, che non ha mai sbagliato una battuta da quando lo conosco, maledetto, e mi ha sempre fatto vedere il lato meno ovvio delle cose, facendomi ripensare completamente intere idee solo con una riflessione nata per gioco (ma tanto non gliel’ho mai detto, quindi non lo saprà mai).
Ringrazio Tiziano, in parte anima gemella mancata e in parte amico troppo lontano, per l’entusiasmo con cui mi accompagna sempre, e per l’immotivata alta considerazione che ha di me. Ogni suo commento sul povero Mal mi ha fatto sorridere, nel vedere quanto in fondo è riuscito a capire quest’opera.
Ringrazio tutti coloro che mi hanno sentito sproloquiare su Malekith, il mio omonimo Luca per avermi dato lo sprint per iniziare a scriverlo, il buon Teodoro che ha detto, dopo averlo letto: “sembra proprio un libro vero!”, e tutti quanti quelli che, direttamente o indirettamente, mi hanno dato consigli, letture parziali, commenti e idee.
E, alla fine, ringrazio anche te, che ce l’hai fatta a sorbirti ‘sto mattone creato un po’ per gioco e un po’ per noia. Giuro che i prossimi libri li faccio più corti.
- Il signor Mortali
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