“Yo! Monaco!”

“Che c’è, Grande Saggio?”

“Levami questa corona, ti giuro che poi me ne andrò e non ci dovremo incrociare mai più!”

“Hai avuto una missione dagli Dei, Grande Saggio, e sono stati loro ad ordinarmi di usare quella reliquia su i te. Non dovresti perdere tempo a protestare… vedi questo viaggio come un’opportunità per redimerti dal caos che hai provocato nella Corte di Giada”

“Redenzione! Il bambino qui parla di redenzione! Cosa ne sa’ lui di redenzione!?”

“Ne so quanto basta, e i prego di non chiamarmi bambino. Io sono un umile monaco sulla via dell’Illuminazione, e non anelo altro che il suo raggiungimento. Proprio per questo, conoscendo la tua storia, non ti negherei mai il titolo di Grande Saggio Pari ai Cieli, sostituendolo con un nomignolo più… triviale… eheh…”

“Cosa ti fa ridere, umano?! Le mie apparenze?! Ti fa ridere l’idea che una scimmia posso farti il culo!? Toh, eccomi, ora sono umano!”

“Ehm… hai ancora la cosa da scimmia…”

“DANNAZIONE, MONACO! DAMMI PACE, LIBERAMI DA QUESTO AFFARE OPPURE TI GIURO CHE TI AMMAZZO CON LE MIE MANI!”

“Non puoi farlo, Wukong… Non ci provare nemmeno, non anelo arrecare violenza a nessuno, nemmeno ad un demone come te”

“Io NON sono un demone! Io sono il Grande Saggio Pari ai Cieli, e tu farai una bruttissima fine se ora non mi togli questo fottuto…”

“Omkarakara omkarakara…”

“AAAAAAAAAAAAAAARGH! SMETTILAAAAAAAA!!!”

“Mi hai costretto tu a farlo, Saggio; ora siediti lì calmo e mangia il pesce che ti ho arrostito”

“Dannato… Non puoi immaginare che cosa io abbia dovuto provare… le lotte che ho dovuto combattere prima che tu, che gli dei e il Buddha vi mettesse in combutta contro di me!”

“Conosco la tua storia, Sun Wukong, e so che questa è la giusta punizione per quello che hai combinato nella Corte dell’Imperatore di Giada”

“Ah, monaco, tu sai dei disordini… m sai perché’ li ho fatti? Sai cosa mi h portato a rivoltare cielo e terra in cerca di poteri e forza e onori e libertà? Sai come sono nato, Sanzang?”

“Da un sasso, da quello che dicono le leggende…”

“Complimenti, Sanzang! La via del Buddha ti ha insegnato ad essere così minimale da ridurre a niente le storie altrui?”

“No, solo che tu sei un demone… entità come te non sono oggetto di studi particolarmente approfonditi…”

“Io non sono un demone, Monaco… Io non sono come niente in questo mondo… io non ero nemmeno previsto in questo mondo…”

“… d’accordo, racconta, allora, Affascinante Re delle Scimmie, Grande Saggio Pari ai Cieli, di come sei nato, del tuo posto nel cosmo”

“D’accordo, Sanzang… ecco che ti svelo l’arcano, la verità taciuta dall’imperatore negli ultimi mille anni: Io non ho mai avuto un posto nel mondo, e gli dei l’hanno sempre saputo.

Mio padre e’ il vento del cielo piu’ alto, mia madre la roccia posta sulla cima del Monte dei Fiori e dei Frutti… col passare di innumerevoli millenni, le energie del vento impregnarono la roccia, e questa si spaccò, liberando un uovo… da quell’uovo nacqui io, una scimmia di pietra, che si inchinò ai quattro angoli della terra, emanando energia dai giovani occhi e allarmando gli dei…

Ci fu addirittura un concilio plenario delle divinità per decidere se lasciarmi vivere o eliminarmi… ho letto le carte… anche se tutti voi pensate che sia ignorante… mi chiamavano “abominazione”. Ma l’Imperatore mi sottovalutò… Ero solo una scimmia per lui, nata in un modo buffo e inaspettato, ma solo una scimmia… tuttavia la mia mente era di molto superiore a quella di una normale scimmia!”

“Eppure divenisti il loro re”

“Crebbi con loro, furono miei fratelli prima e fedeli sudditi poi… avrei ed ho effettivamente fatto di tutto per loro. Ma non nascondo che un certo egoismo ha comunque guidato la mia mano nella ricerca del potere! E ne sono fiero!”

“Cosa ti spingeva, Wukong? Eri potente e fiero, come tutti i re animali prima di te! Il Re Demone Toro è ancora oggi temuto e rispettato!”

“Si, ma non muta! Non cambia! Lui ha il suo posto nel mondo! Ha la sua posizione nell’infinito ciclo del cosmo! MA IO NO! Non facciamoci illusioni, monaco! Io non sono una scimmia, né un umano né un maledetto demone! La mia carne, i miei peli sono fatti di pietra! La mia mente, la mia anima sono composte della materia prima del cosmo! Ma se non ero né un demone né un animale né un dio… allora cos’ero?!”

“Una domanda profonda, per una scimmia”

“Pft, come se voi umani o anche gli dei o i demoni sapeste farne di più profonde! Tutti cercate un posto nell’universo, senza capire che l’avete già! Io invece sono nato fuori dai piani del cosmo, fuori da ogni regola. Fu il vecchio Subori a dirmelo, mentre cercava di insegnarmi le vie del Tao…

“Se seguirai la disciplina del Tao, raggiungerai l’illuminazione e l’immortalità’, conquistandoti il tuo posto nel cosmo” diceva quel vecchio bastardo… ma a me non interessava perdere tempo con la sua filosofia né avevo intenzione di stare alle regole di chi uno sforzo simile non l’ha mai dovuto veramente fare”.

“Tutti cerchiamo un posto nel mondo, ma molti non lo trovano nel trascorrere di una sola vita, Wukong…”

“Ah, ma allora sei sordo oltre che essere scemo, Monaco! VOI LO AVETE GIA’ IL POSTO, ci vivete senza accorgervene! Ma io no! Sono un imprevisto! E in quanto tale, sapevo di essere speciale. Mi sentivo speciale! Così decisi di fare a modo mio, di cercare un posto nel mondo nell’unica maniera che mi veniva in mente: battendo tutti, dimostrando loro che anche un incidente poteva avere valore!”

“Fu così che diedi inizio alla mia scalata: insegnai ai miei fratelli a combattere dopo che da Subori imparai le arti di combattimento del Tao; mi alleai con alcuni re demoni; ne annientai altri; mi conquistai una forza inimmaginabile e riuscii alla fine a sconfiggere i quattro re draghi dei mari! La terra era ai miei piedi…”

“Il Cielo dovette intervenire quindi…”

“Sai la storia, Sanzang?”

“So che sfidasti il tempo, diventando immortale…”

“Ah, Il Re degli Inferi ancora rosica per come gli ho sottratto la potestà sul suo Libro delle Anime quel tanto che bastava per eliminare il mio nome e quello dei miei fratelli dalla lista di coloro soggetti al Samsara!”

“So che gli dei cercarono di affrontarti, sfidandoti con tutte le loro forze…”

“Ma quali forze! Mandarono delle mezze calzette a sconfiggermi! Imbecilli! Pensavano che fossi solo una scimmia… quando videro la mia magia, quando videro gli elementi piegarsi alla mia volontà e la terra tremare sotto il peso dei miei passi, fu troppo tardi. Con questi piedi li mandai a calci nel palazzo di giada!”

“So infine che avesti un ruolo nella corte che però rifiutasti, persino il titolo di Saggio…”

“Non girare la frittata, Sanzang… mi ci vedi a fare solo il guardiano dei cavalli?!”

“Era comunque un ruolo divino assegnatoti da…”

“Non dire cavolate, monaco! La retta parola e il retto pensiero ti impongono la verità! Rispondimi sinceramente: mi ci vedi a fare il maledetto stalliere dei ronzini divini?!”

“Ah… ovviamente no. Ma per un monaco come me è facile vedere la tua possanza e rimanerne enormemente stupito. Ma gli dei sono infinitamente più forti di me…”

“Ma non di me, Monaco! Non di me! Io ho battuto l’armata dei diecimila, ho rubato le pesche e le pillole dell’immortalità! Mi hanno messo in un forno e io ne sono uscito temprato come l’acciaio della più pregiata lama! Io ho conquistato con la mia enorme forza un posto non inferiore a quello dell’Imperatore stesso!”

“E allora, o sommo saggio, come mai non sei tu l’imperatore?”

“Fai lo spiritoso ora, Sanzang?! Lo sai perché’ non sono io l’Imperatore, o perché’ non sono più un dio! Il Buddha! Hanno dovuto chiamare il Buddha! E io, come uno stolto, sono caduto nella loro trappola…”

“Quindi sai di essere stato ingenuo?”

“Grrrr… COSA PENSI CHE ABBIA FATTO NEGLI ULTIMI 500 ANNI SE NON RIPENSARE A CHE PEZZO DI CRETINO SONO STATO A QUEL TEMPO, EH?! Lo so che sono stato ingenuo! Lo so che non avrei dovuto cercare di conquistarmi un posto nel mondo a pugni! Le so le vie del Tao, per quanto Subori pensi che non abbia sentito nemmeno una delle sue parole!”

“E allora perché’ non applichi quegli insegnamenti?”

“Perché’…”

“Perché’ cosa?”

“Perché’ non so chi sono… perché’ so solo che ho dovuto combattere per tutta la vita in modo da ottenere un briciolo di rispetto… conosco solo i pugni, e la forza, e la prevaricazione…”

“E tu ora vuoi tornare alla tua vecchia vita? Abbandonarmi, uccidermi magari, cibarti della mia carne e tornare a quella spirale di violenza per farti magari cacciare nuovamente dagli dei o seppellire sotto una montagna?”

“E che altro dovrei fare, eh monaco?! Che posto mi spetta in un mondo che mi ha letteralmente vomitato via?!”

“Sun Wukong… fino a due giorni fa io non sapevo altro del mondo e di me se non quello che potevo vedere, nel mio piccolo, entro le mura del mio monastero… poi è arrivato un dio e mi ha affidato un viaggio pericolosissimo e una guardia del corpo direttamente partorita dall’era egli dei… Quello che posso dirti, Saggio Pari ai Cieli, è che, stabilito o no, nessuno sa per davvero che ruolo avrà in tutto questo folle trascorrere egli eventi… ma forse insieme potremmo fare la differenza, e forse potrei mostrarti un mondo in cui i pugni e la forza hanno utilizzi ben più nobili dell’autoaffermazione. Che ne dici, Sun Wukong, ti va di fare questo viaggio verso Ovest e concedermi l’onore della tua saggia e millenaria presenza?”

“… io…”

“Allora?”

“…. OH, AL DIAVOLO! Stupido monaco, cerchi di irretirmi con le tue parole quando già mi hai in tuo potere grazie a questo coso maledetto! E va bene, ti seguirò! Ma se da tutto questo pacifismo non ne traggo niente, ti mangio! Corona o non corona!”

“Ahahah… d’accordo, Scimmiotto, affare fatto! Ora però andiamo a dormire, da domani ci aspetta un lunghissimo e periglioso cammino…”

“Tanto io ho la mia nuvola!”

“Allora mi porterai sulle spalle, Grande Saggio!”

“EHI!”

“ahahahahahah…”

Racconto di Vittorio Grimaldi.